Prometto che non e’ una ripetizione. Cosa intendo? Mi riferisco alla live fatta sabato 08 agosto 2020 sul mio canale Youtube, e nella quale, assieme ai miei colleghe Andrea Landriani e Federico di Investire con Gus, abbiamo cercato di portare alla luce le nostre metodologie di investimento. In quella live, sono stati trattati anche altri argomenti. Per cui il fulcro del video, come poi avviene in ogni live, si e’ diluito assieme ad altre discussioni e concetti. Per cui in questo articolo, vorrei andare più nel dettaglio di quello che e’ il mio processo di scelta degli investimenti, e di come decido, eventualmente, su quale piattaforma o conto broker, andrò a posizionarmi. Ma andiamo per piccoli passi.
DIVERSIFICARE
Agli albori della mi avventura da investitore, e parlo di un annetto fa non di ere geologiche, tutti i miei fondi, molto pochi, andarono a finire in 4 piattaforme di peer to peer lending. Erano: Bondora, poi Mintos, Fastinvest ed infine Grupeer. Due sono ancora li, nel mio circolo fiduciario e sono Bondora e Mintos. Le altre due beh, Grupeer non ne parliamo, ho realizzato anche un video sul mio canale Youtube. Quei soldi li considero persi. Fastinvest e’ in difficoltà, ma i soldi li ho prelevati per tempo. Comunque, il sunto di questa situazione, e’ che non avrei dovuto investire tutta la mia quota di liquidità, che era dedicata agli investimenti, nel P2P lending. Si e’ trattato di un errore madornale, da novizio. Quello che mi scuote, e’ il fatto che ci siano ancora persone in giro, che investono tutti i loro soldi in questa modalità. Comprendo che alcune piattaforme possano offrire dei rendimenti molto importanti, ma c’è una legge fondamentale del mercato. Ad alti rendimenti, corrispondono alti rischi. Ho imparato dagli errori. Per cui il passato, non quello di verdure, e’ passato. Ma il futuro, lo devo gestire bene. In termini assoluti, ad oggi, solo un 3% scarso dei miei investimenti, e’ sul P2P. Vorrei alzare questa quota, e penso di portarla ad un massimo dell’8%, ma non di più. Ci sono modalità che permettono rendimenti simili, con rischi minori.
NON ESISTE IL RISCHIO “ZERO”
Altro fattore molto importante e’ stato, per la mia esperienza, quello di comprendere che, per quanto il rendimento di un prodotto possa essere basso, non esiste uno strumento a rischio zero. Anche tenere i soldi sotto al materasso pone tre rischi fondamentali. Il furto, il marcire causa umidità e l’inflazione. Per questo motivo, una diversificazione fatta con criterio, porta a calmierare i rischi connessi. E’ lo stesso discorso di quando si mette in pratica un PAC, un piano di accumulo capitale. Investendo la stessa somma ogni mese, si riesce a mediare il prezzo. Non si tratta della stessa cosa, ma rende l’idea, o almeno spero. In ogni caso, partendo dal discorso che non esiste rischio zero, a quel punto bisogna anche determinare la propria percezione. Cosa vuol dire per me rischio. Fino a dove mi posso spingere. E poi, una volta individuato questo fattore, ho capito cosa dovevo fare. La premessa qui, e’ che un altro dei fattori più importanti, e cioè l’arco temporale dei miei investimenti, era stato già deciso. In questo, i miei investimenti dovranno durare vita natural durante, e poi magari essere una eredita’ per mio figlio, ma allo stesso tempo, tutte le mie attività, devono condurmi ad essere libero dal lavoro dipendente, entro i miei 55 anni, e cioè fra 13 anni.
COME HO DIVERSIFICATO?
La tipologia dei miei investimenti può essere riassunta in una frase “ho una percezione del rischio medio/alta”. Partendo da questo presupposto, mi sono creato un a serie di linee guida, che possano aiutarmi ad essere in grado di raggiungere il mio scopo. Ho tenuto sempre una parte di peer to peer lending e ne parliamo a breve. Ma la maggior parte dei miei investimenti, e’ nel mercato azionario. Ma, la quota maggiore e’ liquida. Sia per essere investita, ma sopratutto per essere usata come fondo di emergenza, in caso di problemi importanti, tipo un infortunio o la perdita del lavoro, o magari un trasferimento, nel caso decidessimo di ritornare in Italia. Il grafico qui sotto, in figura 1, credo vada bene a definire come i miei soldi siano impiegati al momento.
Da come e’ facile comprendere, io non lascio più niente al caso, e rispetto al passato, non voglio avere intoppi nella mia vita di tutti i giorni. Ma la cosa secondo me più importante qui e’ che, i miei risparmi di emergenza, sono assolutamente al di sopra dei miei investimenti. Per quale motivo? La risposta secondo il mio modo di investire e’ semplice. Nel caso io avessi un problema particolare o se mi trovassi in una situazione per la quale non fossi in grado di avere a disposizione il mio stipendio per un determinato periodo, perlomeno avrei un cuscino che mi permetterebbe di non disinvestire. Tutti sappiamo che la magia dell’interesse composto può solo avvenire se il capitale può crescere nel tempo. Se ogni 5 minuti o peggio se per ogni problema andassi a disinvestire e reinvestire avrei un doppio danno. Come dicevo prima, si ha una interruzione della magia creata dall’interesse composto. Ma a questo danno si aggiunge anche la beffa, perché si andrebbero anche ad aggiungere i costi di brokeraggio che andrebbero ad intaccare le posizioni sia in acquisto che in vendita. No buono compare!
Dalla diversificazione attuale oltre alla grossa porzione del fondo di emergenza ci sono altre due grosse fette. Una consolidata e che da ora in poi andrà a salire in maniera stabile, ma più lenta. L’altra in forte espansione. Con la prima ovviamente mi riferisco ad Etoro, dove ho il mio portafoglio copiabile. In questo portafoglio tengo un piano di accumulo fatto principalmente da ETF ed al quale vado ad aggiungere aziende selezionate di volta in volta con molta meticolosità. A questo invece si aggiunge un portafoglio più “spavaldo”, in cui ci sono pur sempre ETF, ma molti di questi sono settoriali e per cui molto volatili e molte piu’ aziende singole. Questo portafoglio non e’ completo con tutte le posizioni che vorrei arrivassero attorno alle 15 o 20 al massimo. Quello di Etoro si puo’ dire quasi completo, in quanto non vorrei superare le 10 o 12 posizioni al massimo. Infine, le posizioni nel peer to peer lending, che al momento ho tramite Criptalia. Ho parlato piu’ volte di questa start up italiana, che mi piace moltissimo. Ho realizzato diversi video sul mio canale Youtube, ed anche un articolo che puoi visionare qui.
I PORTAFOGLIO AZIONARI
Come e perché seleziono un determinato ETF oppure una azienda per uno o l’altro portafoglio? Prima di tutto come si può vedere dal grafico a torta nella immagine precedente ho due portafogli. Uno sul broker Etoro e l’altro sul broker Trading 212. Partiamo da quello che ho costruito si Etoro. Questo portafoglio e’ il primo che ho creato con una prospettiva conservativa. Una prospettiva di crescita molto orientata al lungo periodo e con dei drawdonw che siano i più contenuti possibili e rendimenti che siano al di sopra la l’indice americano dello Standards and Poor 500. Inoltre, essendo completamente copiabile e per cui per il fatto che anche le altre persone possono accedervi, e’ anche orientato ad un money management protettivo. Non voglio perdere i miei soldi, ma neanche quelli delle persone che vanno a copiarmi. Ci sono 3 ETF ed una azienda con percentuali preponderanti, ed altri due ETF invece che sono più esposti alla crescita.
Nella figura 2 si può vedere l’attuale allocazione. Al momento voglio ridurre la quota parte del TQQQ, questo perché un 11% lo espone ad una alta volatilità, che e’ fuori dagli obiettivi di questa allocazione. A fine agosto, quando andrò a ricomprare le quote del PAC, non andrò ad aggiungere altri soldi alla posizione del TQQQ, ma solo alle altre posizioni. Anche il TLT, che nella allocazione originaria doveva essere il 45%, deve essere ribilanciato. Si tratta di un portafoglio statico fatto con una visione di PAC e per cui le aziende o gli ETF che saranno aggiunti saranno pochi e ben selezionati. Tutti orientati alla bassa volatilità, crescita non eccessiva ma costante. Anche perché in termini di possibile crescita maggiore, ho già piazzato oltre al TQQQ anche l’MTUM. Questo portafoglio non andrà ad avere più di 10 posizioni totali perché deve appunto essere gestibile da me come un piano di accumulo e troppe posizioni potrebbero limitarmi negli acquisti ed inoltre si perderebbe il senso stesso. La selezione delle aziende o degi ETF che andranno a fare parte quindi di questa porzione dei miei assett, e’ molto scrupolosa e conservativa.
Per quanto invece riguarda il mio portafoglio di trading 212 la storia e’ completamente diversa. Questo e’ infatti più speculativo, non nel senso di trading, ma nel senso che le aziende e gli ETF sono selezionati in base alle porprie possibilita’ di crescere esponenzialmente, la loro situazione di Value o Growth, pur avendo delle possibili correlazioni con rischi maggiori e maggiore volatilità. Ma essendo non copiabile e dedicato alla crescita molto importante, e’ sicuramente più sensato.
Come si può ben capire, le aziende e gli ETF sono molto settoriali, molto più volatili e che magari distribuiscono alti dividendi. La posizione Celsius e’ attualmente quella più speculativa, ma nel contempo da quando la ho presa, mi ha dato un +50% circa di ritorno. Anche gli altri ETF su robotica e su energie pulite mi hanno dato molte soddisfazioni, ma come detto in precedenza, la volatilità, durante le giornate in rosso dei mercati, si sente molto di più. L’immagine e’ aggiornata al 12 agosto, ma in realtà ci sono 3 posizioni nuove aggiunte, che non ho ancora comunicato. Saranno visibili nell’aggiornamento di fine agosto 2020, o per gli abbonati del mio canale Youtube, sono già’ in disponibili in anteprima, sotto forma di post. Per capire perché ho creato una serie di abbonamenti su youtube, puoi guardare il video, cliccando qui.
Per quanto riguarda Trading 212, al massimo conterra’ 15 / 18 posizioni. Quando possibile, con cali o rintracciamenti sul mercato, andrò a mediare le posizioni, ma non sarà assolutamente gestito come un Piano di Accumulo. I soldi saranno sempre tutti investiti e dove ci fosse un calo, andrei semplicemente a caricare il conto ed andrei a comprare nuove posizioni o acquistare nuove quote di posizioni già aperte. Il fondo di emergenza serve anche a questo.
NULLA E’ PER SEMPRE
Non sono un cocciuto seriale come anni fa. Queste strategie non sono per sempre e non sono l’amore della mia vita. Nel caso le condizioni di mercato variassero, anche io mi adeguerò. La prima regola di Warren Buffett e’ quella più corretta, assieme alla seconda. Non perdere mai soldi. Ed io, fortunatamente, fino ad ora, ci sto riuscendo. La cosa importante per me, quando vado a selezionare le mie posizioni e’ uno studio concreto. Il primo step e’ che, nel caso di una azienda, non abbia debiti o che siano molto bassi. Che abbia fatturati in crescita, un debito in calo e dei profitti crescenti. Insomma che sia una azienda che punti al futuro. Nel caso di ETF, devo vedere se e’ abbastanza liquido, se ci sono aziende particolari, che non rientrano nelle mie visioni di azienda sana ad esempio, se e’ possibile scambiarlo in una borsa che quoti in una valuta maggiore (USD o EUR) e che non si discosti troppo dall’indice di riferimento. Dopo questi passi, io sono contento di approfondire e di andare a decidere se quella azienda o quella strategia, rientra nel mio progetto di investimento.
Da questo punto di vista, non ci sono mezze misure per me. Non devo fare contento nessuno quando investo, se non me ed il mio portafoglio. Devo salvaguardare il mio capitale e farlo crescere. Per cui e’ tutta una mia responsabilità quella di andare a scegliere le giuste aziende ed i giusti ETF.
IN CONCLUSIONE
Spero che questa condivisione abbia fatto capire come gestisco i miei soldi, come li investo e perché ho scelto due portafogli diversi. Spero che si sia compreso come seleziono le aziende e gli ETF e per quale motivo vadano a posizionarsi nell’uno o nell’altro. Non sono un professionista del settore, ma cerco di dare il mio meglio. E sopratutto cerco di migliorarmi giorno dopo giorno.