No click bait qui. Attenzione, io ti dico la mia ricetta e le mie ispirazioni per questo obiettivo. Sono delle considerazioni oggettive, ma che possono essere adattate in maniera soggettiva, in base alla nostra situazione personale. La libertà finanziaria e’ il mio fine, ma non tutti la percepiscono nello stesso modo. Per alcuni può essere non avere più debiti, mutuo incluso. Per altri può significare avere un cashflow mensile per coprire tutte le spese e potersi dedicare alle proprie passioni, o famiglia. Per altri ancora può essere il diventare ricco e portare avanti progetti imprenditoriali. Ci potrebbero essere altri innumerevoli scenari. O chi lavora solo per avere una pensione personale che l’aiuti a vivere di rendita in vecchiaia. Tutti giusti. In base a noi, a come siamo fatti ed a che obiettivi di vita abbiamo. Oppure, come nel mio caso, la situazione potrebbe essere fatta di piccoli passi, per raggiungere il numero possibile di queste mete.
Prima voglio eliminare i debiti. Ed essere stabilmente al comando delle mie finanze. Creando un solido fondo di emergenza. Come secondo step, voglio essere in grado di crearmi un cashflow mensile che mi permetta, nel caso io perda il lavoro, o voglia lasciarlo, di avere la disponibilità economica mensile, per coprire tutte le mie spese fisse essenziali, e quelle non essenziale. E successivamente puntare al benestare negli anni di vita prima della pensione ed infine ad avere una vecchiaia tranquilla.
FARE PICCOLI PASSI
Vedo tantissima gente correre. Sempre cercando tutto e subito. Magari ottenendolo, ma non sapendo che ad ogni subito, corrisponde un rischio più elevato. Chi ha puntato nel periodo giusto alle criptovalute, ha essenzialmente cambiato la propria vita. Chi lo ha fatto nel momento sbagliato, non ha più un soldo. E magari erano gli ultimi risparmi rimasti, o peggio, erano soldi presi in prestito, nella credenza del guadagno facile e veloce. Quanta pianificazione possa esserci stata non so, ma non credo tanta. La percezione che tutto sia facile e’ purtroppo una fantasia, una chimera irraggiungibile. Se fosse veramente cosi semplice, saremmo tutti benestanti. La mia ricetta era anch’essa errata all’inizio. Anche io ero entrato nel club del “tutto, subito e facilmente”, fallendo miseramente. Ho apprezzato, col tempo, gli errori, le bruciature, lasciano delle cicatrici, ma ti fanno migliorare. Ed io ho appreso la lezione appieno. Fare piccoli passi e’ molto meglio, per il mio profilo, che non fare passi da gigante. Mi trovo più a mio agio. Ma quali sono questi piccoli step?
Sicuramente questi step sono arrivati dopo una profonda analisi. Paradossalmente dopo quasi tre anni, da quando ho cambiato completamente l’approccio sui soldi, ho visto che ci sono molti libri che danno piu’ o meno questi consigli. Le strategie seguite, sono praticamente le stesse che ho seguito io. Chi ti da 5, chi 6, chi 7, chi 10 punti fondamentali da seguire, per raggiungere l’indipendenza finanziaria. Al di la delle mere situazioni di “marketing” credo che 4 azioni siano al massimo necessarie per potere raggiungere l’indipendenza finanziaria. E tutti questi consigli credo possano riassumersi in uno solo, che alla fine cercherò di fare capire. Inutile dire che avere da due a regole da seguire, non serve a niente, se sono solo scritte su carta, ma non vengono seguite. In lingua inglese lo definiscono “commitment”, che tradotto non rende bene il senso. Ma indica la volontà di perseguire, l’impegno nel portare a compimento. Le regole non vanno solo scritte, ma seguite. Assimilate. Messe in pratica. Non e’ una paternale. E’ la verità. Se ti scrivi delle regole e poi non le segui, non hai diritto di lamentarti per il fatto che non riesci ad uscire da una determinata situazione. Dicono che la fortuna aiuta gli audaci. Ma qui non si parla di dover fare la traversata dell’oceano atlantico su una zattera. Si tratta solamente di volere avere la voglia di tirarsi fuori dal pozzo, salendo una scala un po’ più ripida del solito. E se non la saliamo, annegheremo. Vediamo questi quattro punti, uno alla volta.
UN CUSCINO DI EMERGENZA
Una cosa che molti si sentono dire. Come fai ad affrontare le tue emergenze, se non hai un fondo di emergenza? Sono pienamente in accordo con questa cosa. Se una persona ha dei debiti, se e’ piena zeppa di debiti, come lo ero io, alla minima difficoltà economica ci si trova sottosopra. Basta veramente un nonnulla e si e’ in affanno. Il problema e’ che molti dicono che bisogna avere da 3 a 6 mesi di fondo di emergenza. Questo richiede tempo. E per cui uno potrebbe dire, se ci metto due anni a farmi un fondo di emergenza, magari guadagnando uno stipendio irrisorio, quando potrò cominciare ad investire o a mettere soldi da parte che possano produrre reddito o semplicemente un capital gain? Stessa domanda che mi ero posto io. E per cui feci l’errore, di fare un po’ di tutto fin da subito. Ma ora capisco di avere sbagliato. Perché facendo un poco di tutto, un po’ di soldi ai debiti, una parte investita ed una parta sul conto di emergenza, andavo ad aumentare le tempistiche per tutto. Quando avrei potuto concentrarmi su un aspetto e completarlo prima, per poi passare allo step successivo. Quello che farei ora sarebbe invece creare una parte iniziale del conto di emergenza e non tutto. Ad esempio invece di creare da 3 a 6 mesi, ne andrei a creare uno solo di mese. O mi darei una cifra fissa, che posso vedere come raggiungibile. 1000 euro? O 1500 euro? Non deve essere un materasso King Size. Basta un cuscino. Che ti aiuti a farti meno male del previsto. Questo significa che non devi svenarti o preoccuparti in maniera eccessiva, se qualcosa di inaspettato ti accade. Non dovrai trovare tutto e subito di un evento inaspettato, ad esempio ti si fora una ruota e la devi sostituire.
Nel frattempo, se hai rate o carte di credito, o qualunque altro debito, continua a pagarle come sempre, senza cercare di eliminare tutto e subito. Concentrati ad avere un cuscino. I debiti li hai e per ora devi tenerli. Ma se non hai questo cuscinetto di emergenza, potrebbero aumentare invece di diminuire. In funzione del tuo stipendio, potresti essere in grado di costruire questo fondo in 3 mesi, o potrebbero volercene 10. Non importa, finché tu sei in linea col fatto di avere lo scopo di volerlo creare, lo farai. La cosa fondamentale, e’ di non perdere il focus. Il raggiungimento della indipendenza finanziaria. Il primo scalino si crea cosi. Ed una volta che si va a fare il primo passo, gli altri verranno di conseguenza. Non con semplicità, ma saranno più naturali. Ora hai una specie di parete di gommapiuma attorno, che ti protegge dagli urti. Non e’ adamantio, non e’ indistruttibile, ma para i colpi
NON CREDO NEL DEBITO
Mi dispiace, ma non sono d’accordo con molti miei colleghi su Youtube. Per me non esiste debito cattivo e debito buono. Il debito e’ sempre cattivo. Al massimo ti puoi trovare in una situazione in cui il debito qualcuno te lo paga, come ad esempio quando compri casa e poi la affitti a studenti o vacanzieri. Ma sempre debito e’. Io non ho avuto delle belle esperienze con i debiti e per cui non ne voglio più. Ognuno deve fare la propria scelta di vita, io non sono a dettare regole o leggi. Ma solo punti basati sulla mia esperienza. La macchina non la prendo più a rate. Non faro’ mai un mutuo e le carte di credito le uso solo per noleggiare le auto e per cui ogni volta che la uso, metto il contante per coprire il suo utilizzo, su un fondo a parte. Non esisterà mai più un debito a casa mia. A meno che io abbia avuto un problema talmente grave, che mi ha costretto mio malgrado, a prosciugare il mio conto di emergenza in toto. Infatti, mi e’ successo, ma non sono sicuramente rimasto a guardare.
Quando sono rientrato dall’Irlanda, ho dovuto usare una parte del mio conto di emergenza per poter pagare alcune spese del trasferimento. Ed una volta arrivato, dopo due mesi, mentre ricominciavo a ricostruire il mio materasso di emergenza, ho dovuto improvvisamente cambiare l’auto. Spiego i motivi di questa problematica, in un video che esce questa settimana sul mio canale Youtube. Ma in questo caso, ero vulnerabile, perché più di un evento ha creato una valanga ed i soldi sono finiti. Ed ho dovuto utilizzare il mio fido bancario. 1850 euro, che in due mesi, non avendo altri debiti, ho dimezzato. La bellezza di non avere debiti. Ma, nel caso li avessi? Una volta che hai creato il tuo primo cuscino da mille euro, devi attaccare in maniera “malvagia” tutti i tuoi debiti. Partendo dal più piccolo, devi aumentare la tua quota sui debiti. Perché dal più piccolo? Il motivo e’ che poi avrai più disponibilità per attaccare quelli più grandi. Diciamo che hai 4 debiti. Uno da 1000 euro, uno da 2000, uno da 4000 ed uno da 10 mila euro. Per rendere l’esempio più semplice, anche se e’ pura fantasia, supponiamo che tu stia pagando 50 euro di rata per ciascuno di questi debiti. Sono 200 euro al mese divisi su 4 diversi debiti. Se si riesce a fare un piccolo sforzo all’inizio, risparmiando il più possibile, ed aumentare la rata del prestito più piccolo ad esempio a 100 euro sai cosa succede? Una valanga sui debiti. Infatti, vuol dire che eliminerai il debito da 1000 euro, nella meta’ del tempo, e rimarrai con 3 debiti da gestire. Ma la cosa bella e’ che, se sei riuscito ad ottimizzare le tue spese e per cui sei riuscito a pagare 100 euro al mese sul primo debito, vorrà dire che riuscirai a pagarne 150 sul secondo. Perché non avrai più impegnati i soldi sul debito da mille euro, ed i più pagavi già 50 euro sul secondo.
Un effetto compunding, ma sul debito. Infatti una volta completato il secondo, avrai 200 euro da dedicare al terzo ed una volta completato quello, potrai versare 250 euro sul debito da 10 mila. Un debito da 16 anni in pratica, potrebbe venire a mancare in 3 anni. Per questo dico che poter avere la mentalità giusta, nel diventare un risparmiatore efficiente, può farti diventare indipendente dal punto di vista finanziario, molto prima di quanto pensi. Se finisci un debito, non sperperare i soldi in più che recuperi, pensando di poterteli godere, ma usali per arrivare prima al tuo scopo. Perché cosi la tua indipendenza potrà arrivare molto prima.
CREA UN MATERASSO GIGANTE
Ora sei libero dai debiti ed hai un mini conto di emergenza. Vorresti investire, facendo fruttare i soldi. Ma non credo sia ancora arrivato il momento opportuno. Come ti dicevo prima, hai creato un mese. Oppure una somma fissa (1000 / 1500 euro). Ma questo fondo basterebbe per le emergenze di piccolo conto. Cosa succederebbe se perdessi il lavoro? O se ti facessi male, o se avessi il (tocchiamo ferro) funerale di una persona cara? Se i tuoi figli avessero necessita’ di un lavoro improvviso dal dentista? Con mille euro ci fai poco. Ora devi fare il grosso passo, e crearti una mongolfiera di emergenza. La cosa bella e’ che per quanto la somma possa essere ampia, la raggiungerai molto prima. Perché? Ovviamente i motivi sono due. Hai molti più soldi a disposizione. Circa 250 / 300 euro al mese in più, nell’esempio precedente. Inoltre, hai già 1000 / 1500 euro da parte. In due anni al massimo puoi arrivare ai tuoi 3 / 6 mesi di fondo di emergenza. Dopo un paio di anni puoi ridurre la quota, magari portandola, come ho fatto io, a 100 euro al mese in modo che piano piano, cresca lo stesso. Io vorrei portarlo a 10 mila euro. E poi fermarmi li. Ogni qualvolta una difficoltà si andrà a presentare, avrò sempre meno soldi da aggiungere per riportarlo a 10 mila, che non se partissi da zero. Anche se ne spendessi la meta, per una cosa incombente.
A questo va’ anche aggiunto che se, mettiamo esempio, io perdessi il lavoro, avrei sempre soldi per pagare affitto, bollette, spesa alimentare, senza dovermi preoccupare di come mantenere la mia famiglia, ma la mia unica preoccupazione sarebbe quella di cercarmi una nuova occupazione. Con la mente rilassata, posso garantivi che e’ più’ facile fare un colloquio. Ci sono passato. Ovviamente tutto questo discorso si basa su esempi. Poi ogni famiglia ha il suo reddito, i suoi debiti, le sue cose personali. Una persona disoccupata, non può mettere in atto queste cose, fino a che non riesce a trovare il lavoro. Ci tengo a precisare, perché non vorrei per passare per il fanfarone che dice cose, e poi c’è gente che non ha il lavoro. Ovviamente questi sono discorsi generici e vanno poi adattati alle situazioni personali.
ULTIMO ATTO – L’INTERESSE COMPOSTO
A questo punto ci sono diversi modi di poter operare. Non essendo un consulente finanziario, non sono qui a dire come e dove e soprattutto se, investire i soldi. Non e’ il mio compito. Ti posso solo raccontare quello che ho fatto io, ma non e’ assolutamente la legge. Una volta che ho creato il mini conto di emergenza, che ho pagato tutti i debiti e che ho creato il mega-fondo di emergenza, io ho iniziato ad investire nel mercato azionario. Questo ultimo step, per quanto mi riguarda, e’ passato attraverso innumerevoli errori. Investimenti sbagliati, piattaforme errate, e tante altre piccole cavolate. Che data la mia eta’, avrei dovuto evitare, ma avendo un carattere, un tempo molto saccente ed antipatico, ho commesso. Posso garantire che mi sono ridimensionato. Vi chiedo di non fare il mio stesso errore. Se avete intenzione di investire, non guardate ciecamente blogger o youtuber come me, pensando che noi possiamo avere il verbo, la verità sugli investimenti. Tutti gli investitori, anche il grande Warren Buffett, fanno errori. Figuriamoci noi. Per cui vi imploro, di non essere arrivati a questo punto e sperperare i vostri risparmi in investimenti errati. Ponderate bene le vostre scelte. Affidatevi ad un consulente se proprio siete negati. Un consulente indipendente, non una banca. Spenderete soldi all’inizio, ma non perderete il vostro capitale in maniera stupida. Oppure se volete fare per conto vostro, studiate tanto, leggete tanto, informatevi tanto. Non seguite l’onda delle news, ma il vostro desiderio, la vostra strategia, i vostri obiettivi finanziari. Ognuno e’ diverso. Io personalmente punto ai dividendi, perché voglio avere un cashflowh in eta’ pensionabile. Ma siamo tutti diversi. Ognuno faccia a modo suo, ma lo faccia con criterio.
Per quanto mi riguarda il mio obiettivo iniziale era di investire almeno il 10 o 15 per cento dei nostri guadagni. Quando vivevamo in Irlanda, avendo meno spese, incluso ad esempio l’asilo nido che prima non pagavamo, eravamo riusciti ad arrivare al 35%. In Italia e con il nido da pagare, per il momento riusciamo ad arrivare solo al 15%. Ma si tratta di una cosa salutare. Il 15% e’ fattibile, perché non si fissa un importo (100 / 200 / 400 EURO mese), ma una percentuale, basata sulle proprie spese. Se non si riesce ad arrivare a quel valore, o si deve cercare un lavoro migliore oppure si hanno spese eccessive. Ed in questo caso bisogna ridurle. Non si sono se e non ci sono ma. Ragazzi e ragazze, se si vuole raggiungere una certa indipendenza finanziaria, non c’è babbo natale che ti posta i risultati, bisogna rimboccarsi le maniche. Chi dice il contrario, sta mentendo. Dopotutto, se vi siete laureati, non e’ che avete fatto tutto in un paio di mesi. Avete studiato e sudato. Speso soldi, tempo e fatica. Con gli investimenti e con l’indipendenza finanziaria non e’ diverso. Ve la dovete fare voi. Con il sudore e la fatica. Come diceva Franco Califano ” Tutto il resto e’ noiaaaaa”. In ogni caso, adeguate il tutto alla vostre possibilità. Scegliete strumenti adatti alla vostra percezione di rischio. non fatevi influenzare, ma seguite una vostra strategia e siate umili abbastanza da ammettere quando avete sbagliato.
CONCLUSIONI
Non e’ una strada in discesa, ma e’ come scalare l’Everest. Senza una preparazione adeguata e senza convinzione, e in mancanza di una strategia si fanno solo danni. Se pensi di risolvere la tua situazione economica dall’oggi al domani, non conviene neanche iniziare. Non sono qui a raccontare frottole a nessuno. Bisogna rimboccarsi le maniche. Ma le soddisfazioni, fatte di piccoli passi, arrivano sicuramente. La vita ce la gestiamo noi a modo nostro. Ma non bisogna pensare che un libro o un video ce la cambino. Possiamo prendere spunto, ma poi i passi da gigante, come il risparmio, l’ottimizzazione dei costi, il money management, i debiti e gli investimenti, dobbiamo gestirceli noi. Vi auguro possiate raggiungere i vostri obiettivi al più’ presto.